Riassunto

In questo numero troverete un articolo di Antonella Ficorilli sull’etica della citizen science. Provocatoriamente, posso dire che siamo lontani dal tempo in cui c’era solo il do-it-yourself, del fare in proprio a scopo amatoriale e in modo artigianale, una sorta di bricolage scientifico.

In questo numero troverete un articolo di Antonella Ficorilli (pp. 124-125) sull’etica della citizen science. Provocatoriamente, posso dire che siamo lontani dal tempo in cui c’era solo il do-it-yourself, del fare in proprio a scopo amatoriale e in modo artigianale, una sorta di bricolage scientifico. Allora potevano preoccupare ipotesi fantascientifiche legate alla garage biology1 per la possibilità di giocare, fuori dalle regole della comunità scientifica, con le tecnologie di ricombinazione genica come il CRISPR.2 Paure che sommavano il timore di manipolazioni genetiche eticamente discutibili al timore della perdita di controllo se queste sono a disposizione di chiunque e non della cerchia ristretta, identificata e quindi regolamentabile della comunità scientifica.3 Ci si richiamava, dunque, all’esistenza o meno di codici di comportamento, o meglio, alla necessità di svelare a quale morale far risalire la supposta integrità etica che è costitutiva di ogni pratica scientifica. Oggi la citizen science rappresenta un’area di produzione di conoscenza riconosciuta, coltivata e praticata da un grande numero di soggetti e istituzioni. Si distinguono tipologie differenti di citizen science, si sono create associazioni scientifiche non governative, si tengono conferenze e c’è una rete di scholar, cioè di discepoli di questa forma di produzione del sapere.4,5 Gli interrogativi sulla qualità e integrità della citizen science sono problemi su cui sono chiamate a confrontarsi le istituzioni.6 Per quanto riguarda l’epidemiologia e la sanità pubblica, l’interesse per la citizen science deriva più dal coinvolgimento attivo dei cittadini nell’indagine epidemiologica che dalla produzione amatoriale di conoscenza guidata dalla curiosità scientifica.4 Partecipare a disegno, conduzione, analisi, interpretazione e definizione delle implicazioni e delle azioni di sanità pubblica sono caratteristiche fondamentali di una ricerca epidemiologica partecipata. La definizione delle modalità di coinvolgimento della popolazione in tutte queste fasi del processo è uno dei compiti più importanti dell’odierna citizen science. Anche il progetto “H2020 CitieS-Health”, che ha uno studio pilota in Italia e dal quale nasce questo contributo di Ficorilli per EpiChange, prevede come prodotto la produzione di documenti di “buone pratiche” in questo ambito.7 Coerentemente all’impostazione che prevede la condivisione e la co-produzione, i principi che guidano la pratica della citizen science non sono esprimibili ex cathedra, ma nascono dall’interazione e dal confronto in cui la distinzione tra cittadino e scienziato sfuma e i due ruoli passano di volta in volta da un soggetto all’altro.8

Bibliografia e note

  1. Ledford H. Garage biotech: Life hackers. Nature 2010;467(7316):650-52.
  2. Zhang F, Wen Y, Guo X. CRISPR/Cas9 for genome editing: progress, implications and challenges. Hum Mol Genet 2014;23(R1)R40-46.
  3. #PNS2016. New Currents in Science: The Challenges of Quality. Ispra, Lago Maggiore, 3-4 March 2016. Disponibile all’indirizzo: https://ec.europa.eu/jrc/en/event/workshop/challenges-quality
  4. Den Broeder L, Devilee J, Van Oers H, Schuit AJ, Wagemakers A. Citizen Science for public health. Health Promot Int 2018;33(3):505-14.
  5. Si veda, per esempio: https://ecsa.citizen-science.net/
  6. Haklay M. Citizen Science and Policy: A European Perspective. Washington, DC, Woodrow Wilson International Center for Scholars, 2015. Disponibile all’indirizzo: https://www.wilsoncenter.org/sites/default/files/Citizen_Science_Policy_European_Perspective_Haklay.pdf
  7. Si veda “Aria di ricerca in Valle del Serchio” (www.ariadiricerca.it) e il bando della Commissione europea (https://ec.europa.eu/info/h2020-swafs-2019-citizen-science_en).
  8. Peters Ma, Besley T. Citizen science and post-normal science in a post-truth era: Democratising knowledge; socialising responsibility. Educational Philosophy and Theory 2019. doi: 10.1080/00131857.2019.1577036
       Visite