Le lettere alla redazione, come sempre, fanno riflettere sulla missione dell'epidemiologia. Marco Petrella ha ragione a essere allarmato per le difficoltà degli epidemiologi a esprimersi in modo tempestivo sui problemi di salute. E&P ha cercato e cerca di stimolare una riflessione sugli aspetti comunicativi, compresi quelli tra epidemiologi e società, andando ben oltre la pubblicazione di rapporti e articoli scientifici. C'è molto da fare, come emerge in questo numero dal confronto di idee (un po' più che accademico) sul meccanismo con cui il recente Rapporto AIRTUM potrebbe contribuire ai processi decisionali per la protezione della salute dei bambini.

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Molte pagine di questo numero riguardano la salute infantile. Dall'intervento di Gemma Gatta e Laura Botta e dal resoconto della riunione tra Istituto superiore di sanità e ISDE-Italia emerge come l'epidemiologia dei tumori infantili non sia un vicolo cieco, bensì un argomento dal quale non distogliere l'attenzione, sia per quanto riguarda la ricerca dei fattori di rischio, sia come verifica di un accesso equo alle cure. L'inaccettabile disuguaglianza nelle probabilità di guarire da un tumore infantile non riguarda solo occidente e oriente europeo, ma è parte del generale gap nel diritto alla salute tra Paesi più ricchi e Paesi più poveri. È un tema che l'epidemiologia italiana non può esimersi dall'affrontare. Sarà importante rendersi conto, nel breve periodo, della misura con cui verranno recepite e adottate le raccomandazioni di Gatta e Botta. Per la cura dei tumori infantili, vi sono interessanti forme di gemellaggio tra Italia e Paesi dell'America Latina.

Gli efficaci protocolli per la guarigione dai tumori infantili sviluppati negli ultimi decenni sono certamente un risultato positivo. Forse la costosa strategia complessiva messa in opera da mezzo secolo a questa parte avrebbe potuto rendere di più: vale la pena di leggere il commento di Franco Berrino all'intervista rilasciata da James Watson.

Ma in questo numero di E&P il focus sui bambini non si esaurisce qui. Oltre ad andare a vedere le novità menzionate nella rubrica «60 giorni di epidemiologia italiana», merita soffermarsi sui risultati dello studio PASSI: è preoccupante la stima che un quarto dei bambini italiani che viaggiano in automobile non sono trasportati in modo sicuro. Far viaggiare i nostri bambini in sicurezza è prima di tutto una questione di civiltà. Trent'anni fa abbiamo imparato a non fumare al cinema, perché ora non possiamo imparare a sistemare adeguatamente i nostri bambini nell'abitacolo delle auto? Incidentalmente, da tempo non si è più parlato di bandire il fumo nell'abitacolo delle automobili quando sono presenti minorenni. Non sarebbe il caso di riprendere il discorso? Magari evitando che quando i bambini ritornano sul marciapiede si trovino in mezzo a un mare di mozziconi, come – ahimé – ci lascia intravvedere l'intervento di Gianrocco Martino et al.

La persistente verifica che i benefici (quando ci sono) del progresso scientifico non sempre ricadono equamente sugli esseri umani dovrebbe indurre a una riflessione sui privilegi delle popolazioni, come la nostra, che fruiscono di un servizio sanitario pubblico. Questo è l'obbiettivo dell'invito alla discussione libera e plurale sull'SSN sollecitata da E&P nello scorso numero. A quanto pare, l'invito è stato ben recepito dai nostri lettori (gli interventi di Carlo Saitto e di Carlo Zocchetti sono solo i primi a essere arrivati in redazione).

Di valutazione di impatto sanitario (VIS) in Italia si parla oramai da molto tempo. L'editoriale di Fabrizio Bianchi et al. segnala gli equivoci che possono emergere dalla recente normativa e rivendica la differenza concettuale tra VIS e risk assessment. Chiariti gli equivoci, sarà importante raccogliere e descrivere le esperienze sul campo che sono state fatte in Italia. Buona lettura.

Benedetto Terracini

Indice

Lettere

p. 348
Incidenti comunicativi: allarmi e silenzi
Communication accidents: warnings and silences
Marco Petrella

Editoriali

p. 349
Valutazioni di impatto sanitario, sorveglianza epidemiologica e studi di intervento nelle aree a rischio
Health Impact Assessment, surveillance and intervention studies in contaminated areas
Fabrizio Bianchi, Francesco Forastiere, Benedetto Terracini

Attualità

p. 352
La sfida per l'SSN di oggi e di domani è il territorio
For the National Health Service, primary care is the real challenge
Carlo Zocchetti
p. 354
Dai livelli essenziali di assistenza agli obiettivi minimi di salute
From standar healthcare provisions to minimum health targets
Carlo Saitto
p. 357
Riflessioni sulla diffusione dei tumori infantili in Italia: cosa possiamo/dobbiamo fare?
Considerations on the spread of childhood cancers in Italy and the need to act
Emanuele Crocetti, Maurizio Aricò, Benedetto Terracini, Giuseppe Masera
p. 357
AIRTUM fa già moltissimo
The Italian Association of Cancer Registries is working hard
Emanuele Crocetti
p. 357
Ricercare con cura e pazienza
Thorough and patient research
Maurizio Aricò
p. 360
Tumori infantili e prevenzione primaria
Childhood cancers and primary prevention
Benedetto Terracini, Giuseppe Masera
p. 361
Tumori infantili: opinioni a confronto. 5a giornata in memoria di Lorenzo Tomatis organizzata da ISS e ISDE-Italia
Childhood cancers: comments. 5th day in memory of Lorenzo Tomatis organised by the National Health Institute and ISDE-Italia
Pietro Comba, Roberto Romizi
p. 363
La sopravvivenza dei bambini con tumore in Europa: qualcosa si deve fare
Childhood cancer survival: action is needed
Gemma Gatta, Laura Botta

Articoli scientifici

p. 367
Bassa esposizione a piombo ed esiti della gravidanza: uno studio di coorte delle lavoratrici della ceramica in Emilia-Romagna
Low exposure to lead and reproductive health: a cohort study of female workers in the ceramic industry of Emilia-Romagna (Northern Italy)
Rudy Ivan Paredes Alpaca, Francesco Forastiere, Monica Pirani
p. 376
Studio di mortalità in una coorte di esposti a metalli nel comparto galvanotecnica del territorio di Bologna
Mortality study in metal electroplating workers in Bologna (Northern Italy)
Alberto Gerosa, Corrado Scarnato, Giuseppe Giacomozzi, Angelo d'Errico
p. 386
Equità nell'accesso all'angioplastica coronarica transluminale percutanea (ACTP) nei pazienti con infarto miocardico acuto in Toscana, 2001-2008
Equity of access to percutaneous transluminal coronary angioplasty (PTCA) among patients with acute myocardial infarction in Tuscany Region (Central Italy), 2001-2008
Manuele Falcone, Simone Del Sarto, Silvia Forni, Pasquale Pepe, Marco Marchi, Giuseppe Rossi

Interventi

p. 396
Anche i mozziconi di sigaretta hanno un impatto sull'ambiente e la salute: alcune considerazioni preliminari
Even cigarette butts can impact the environment and health: preliminary considerations
Gianrocco Martino, Elisabetta Chellini, Giuseppe Gorini
p. 400
Che impatto avrebbero i pacchetti di sigarette senza marca e con avvertenze grafiche in termini di riduzione, cessazione e inizio dell’abitudine al consumo di tabacco?
How would plain packaging and pictorial warning impact on smoking reduction, cessation and initiation?
Alice Mannocci, Vittoria Colamesta, Daniele Mipatrini, Antonio Boccia, Claudio Terzano, Giuseppe La Torre

Rubriche

p. 406
p. 408
Le strade della prevenzione
Elementare, Watson!
Elementary, my dear Watson!
Franco Berrino
p. 410
Numeri come notizie
In Italia circa un quarto dei bambini viene trasportato in automobile in modo non sicuro
In Italy, about 1 child out of 4 is unsafely carried by car
Gianluigi Ferrante, Maria Masocco, Elisa Quarchioni, Valentina Minardi, Valentina Possenti, Pirous Fateh-Moghadam, Gruppo Tecnico PASSI
p. 410
Numeri come notizie
Ogni anno sono previste circa 1.400 nuove diagnosi di tumori maligni nei bambini italiani di età 0-14 anni (7.000 nel quinquennio)
About 1,400 new cancer diagnosis in Italian children (0-14 years) are attended every year (7,000 in 5 years)
Emanuele Crocetti, Roberto Rondelli, Luigino Dal Maso, AIRTUM Working Group
p. 411
Libri e storie
Lavoratori e lavoro nella letteratura italiana
Work and workers in Italian literature
Franco Carnevale
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