Abstract

BACKGROUND: since January 2017, a multidisciplinary research group, involving the Local Health Authority, the Municipality, and the University of Bologna, carried out a city-wide action-research project on health inequalities consisting of an ecological study over the years 2011-2015 based on indicators that are routinely available within health and social services.
OBJECTIVES: to document existing geographical inequalities in health outcomes and use of healthcare services in the city of Bologna (Emilia-Romagna Region, Northern Italy), with the aim to suggest policy action to tackle them.
DESIGN:
the results of the first phase of the above-mentioned project were reported: five related to the social determinants of health (exposure) and five related to the social determinants of ill-health (outcomes). For each municipal statistical area, the distribution of the exposures as well as rates and Bayesian Relative Risks of the outcomes were plotted on the city map. To evaluate the association between social determinants and health outcomes, Spearman correlation coefficients were estimated.
SETTING AND PARTICIPANTS: residents in the city of Bologna aged ≥18 years in the period 2011-2015, grouped into 90 statistical areas.
RESULTS: a North-South divide was apparent for most of the socioeconomic and ill-health indicators, with a high concentration of adverse outcomes in the North-Western part of the city. Adherence to cancer screening represented an exception, being greater in the areas with higher proportion of unfavourable health outcomes. An inverse association between education level and health outcomes was found. Low family income was weakly to moderately correlated with health outcomes. Proportion of residents in council houses and of the teenage foreign population showed a moderate to strong association with all outcomes, but mortality and screening adherence.
CONCLUSIONS: an ecological analysis based on data that are routinely collected by local health and social institutions can be effective in revealing the geographical patterns of health inequalities. When accompanied by strategic choices aimed at bridging knowledge and action, this approach may facilitate the direct engagement of local actors towards health equity.

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Riassunto

INTRODUZIONE: da gennaio 2017, un gruppo multidisciplinare, comprendente l’Azienda USL, il Comune e l’Università di Bologna, porta avanti un progetto cittadino di ricerca-azione sulle disuguaglianze di salute che consiste in uno studio ecologico basato su dati correnti disponibili nei servizi sanitari e sociali, che ha valutato, per gli anni 2011-2015, indicatori relativi ai determinanti sociali di salute (esposizione) e alle condizioni di salute (esito).
OBIETTIVI:
studiare le disuguaglianze di salute a Bologna in termini di esiti e accesso ai servizi, allo scopo di suggerire politiche di contrasto.
DISEGNO:
si riportano i risultati della prima fase dello studio e, per ogni area statistica, sono rappresentati sulla mappa cittadina la distribuzione delle esposizioni e i tassi e i rischi relativi bayesiani attinenti agli esiti. Per valutare l’associazione tra determinanti sociali ed esiti in salute, sono stati stimati i coefficienti di correlazione di Spearman.
SETTING E PARTECIPANTI:
popolazione maggiorenne residente a Bologna dal 2011 al 2015, suddivisa in 90 aree statistiche.
RISULTATI:
si è riscontrato un divario Nord-Sud per la maggior parte degli indicatori socioeconomici e di esito; le aree del Nord e dell’Ovest della città presentavano i peggiori esiti di salute, a eccezione dell’adesione agli screening colorettale e mammografico, che invece era maggiore in tali aree. L’analisi delle correlazioni ha messo in luce un’associazione inversa tra livello di istruzione ed esiti sanitari. Il basso reddito familiare risultava, invece, da debolmente a moderatamente correlato. La proporzione di residenti in case popolari e della popolazione straniera minorenne mostrava una correlazione da moderata a forte con tutti gli esiti, a eccezione della mortalità e degli screening.
CONCLUSIONI: uno studio ecologico basato su dati correnti sanitari e sociali può essere efficace nel mettere in luce la distribuzione geografica delle disuguaglianze in salute. Se accompagnato da scelte strategiche volte a unire conoscenza e azione, questo approccio può facilitare il coinvolgimento diretto degli attori locali nella definizione di politiche orientate all’equità.

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